Melanzana, coltivazione e patogeni

La melanzana (Solanum melongena L.) è una pianta angiosperma dicotiledone appartenente alla famiglia delle solanacee coltivata per il frutto commestibile. Si presenta come una pianta erbacea eretta che può misurare dai 30 cm fino a superare il metro, i fiori sono grandi e di colore violaceo o bianco che originano i frutti, dal sapore amaro che si stempera con la cottura.

Originariamente fu domesticata a partire da specie selvatiche di solanum incanum, probabilmente con due percorsi indipendenti. La melanzana è originaria dell’India. Sebbene esistano innumerevoli documenti che dimostrano la coltivazione della melanzana nell’area del sudest asiatico sin dalla preistoria, sembra che in Europa fosse praticamente sconosciuta fino al sedicesimo secolo. Il primo riferimento scritto alla melanzana si trova nel Qimin Yaoshu, un antico trattato agricolo cinese completato nel 544. La diffusione in Europa di nomi derivati dall’arabo e la mancanza di nomi antichi latini e greci indicano che fu portata nell’area mediterranea dagli arabi agli inizi del Medioevo. Uno dei primi riferimenti all’Europa si trova infatti in un trattato di agricoltura di Ibn Al-Awwam agronomo della Spagna araba del XII secolo ed esistono testimonianze tardo medievali anche in spagnolo e catalano. La melanzana richiede climi non eccessivamente freddi, infatti il suo sviluppo si arresta quando le temperature scendono al di sotto dei 12°C, va coltivata in terreni fertili e ben drenati oppure in vasi da 23 cm con terriccio, i frutti vanno raccolti da luglio fino a ottobre con una resa di 25t/ha. Si consocia molto bene con lattughe, finocchi, fagioli e cavoli, si sconsigliano consociazioni con peperoni, pomodori e prezzemolo

Patogeno: Dorifora

E’ un coleottero lungo circa 11 mm, di forma tondeggiante, convessa sul dorso. La livrea è giallo-arancione smagliante con 5 coppie di striscie nere longitudinali

Rimedio: Manisol + Blanka

Patogeno: Mosca bianca

Piccoli insetti polifagi di colore bianco lunghi 1 mm, il colore è dovuto alla secrezione cerosa  prodotta da ghiandole poste ai lati dell’addome.

Rimedio: Sapone molle + Blanka

Patogeno: Ragno rosso

E’ un piccolo acaro, lungo circa mezzo millimetro, di colore rosso vivo, con lunghe setole dorsali, considerato uno dei fitofagi attualmente più dannosi nei nostri frutteti.

Rimedio: Klozer + Zeolite

Patogeno: Afidi

Gli afidi, o pidocchi delle piante, costituiscono una numerosa famiglia dell’ordine dei Rincoti, ricca di specie viventi a spese di piante erbacee ed arboree.

Rimedio: Olio di neem + sapone molle

Patogeno: Peronospora

La peronospora comparve per la prima volta in Europa (Francia) nel 1878 ed in breve tempo invase tutto il continente.

Rimedio: Activeplus

Vincenzo Martino Pio Morinelli

Diplomato in agraria, abita ad Ascea, appassionato di agricoltura biologica, prodotti tipici del Cilento e metodi di difesa delle colture.

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